Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVII – 18 aprile 2020.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

In che modo la dipendenza (addiction) per una sostanza psicotropa diventa persistente? La dopaminilazione, una forma di regolazione epigenetica fino ad oggi sconosciuta, è all’origine molecolare del fenomeno. Lepack e colleghi hanno scoperto che la dopamina accumulata nei neuroni dell’area tegmentale ventrale (VTA) – stazione chiave del sistema a ricompensa – in conseguenza del consumo di cocaina, si associa alla cromatina, avviando un processo di regolazione epigenetica mai descritto in precedenza. In particolare, la dopaminilazione dell’istone H3 in glutammina 5 (H3Q5dop) gioca un ruolo critico nella plasticità trascrizionale indotta da cocaina nel mesencefalo. Questa modificazione ha infatti un notevole impatto sulla funzione della VTA con un particolare cambiamento dei potenziali d’azione dei neuroni dopaminergici, che comporta una segnalazione aberrante nei neuroni riceventi dello striato, la cui attività alterata determina il comportamento di ricerca della droga. [Lepak A. E., et al. Dopaminylation of histone H3 in ventral tegmental area regulates cocaine seeking Science 368 (6487): 197-201, 2020].

 

Nuove speranze per la possibilità futura di rigenerare il tessuto cerebrale danneggiato. Dopo anni di entusiastici studi seguiti immediatamente alla scoperta della neurogenesi nel cervello umano adulto, dopo la scoperta della produzione di nuovi neuroni nel cervello degli uccelli da parte di Fernando Nottebom, le delusioni venute dagli innumerevoli tentativi di indirizzare la neurogenesi dalle tre sedi di produzione (parete ventricolare, giro dentato e bulbo olfattivo) a quella del danno, le deludenti esperienze di terapia cellulare per inoculazione in sito di cellule staminali e poi di cellule riprogrammate come precursori neuronici dello stesso paziente, non sono pochi quelli che ormai guardano con pessimismo a questo campo di studi. Jack Price ha pubblicato un libro, The Future of Brain Repair, che dettaglia il passato, il presente e il futuro dei tentativi di superare l’ostacolo della mancanza di capacità mitotica dei neuroni differenziati dell’adulto. Le nuove prospettive aperte dagli sviluppi più recenti delle tecniche terapeutiche con cellule staminali, presentate in questo libro, autorizzano speranze per il futuro. [Jack Price, The Future of Brain Repair, MIT Press, 2020].

 

Intervento di educazione sessuale degli studenti della facoltà di medicina in Messico. Un paese di tradizione cristiana come il Messico era caratterizzato dalla trasmissione familiare, prima ancora che scolastica, di un’etica umana e umanistica ispirata al rispetto del prossimo, nella quale la sessualità aveva senso nell’edificazione della famiglia, intesa principalmente come nucleo di affetti e sostegno reciproco. L’enucleazione della sessualità da questo senso morale e sociale, con la tacita accettazione del suo statuto di libero istinto che si ha diritto di esprimere senza limitazioni, se non quelle del codice penale, ha determinato in vaste aree del territorio messicano un’involuzione che ha creato una condizione simile a quella delle regioni più arretrate del Terzo Mondo.

La perdita del valore della responsabilità cristiana non sostituito da un equipollente laico, ha generato una banalizzazione dei rapporti intimi, soprattutto tra i giovani, improntandoli spesso a una superficialità strumentale al soddisfacimento di desideri, considerati alla stregua di diritti sociali. È mancata una cultura educativa che includesse nella realtà complessiva di un’etica dell’esistenza la pratica dell’accoppiamento, e così si è avuta l’enorme diffusione delle gravidanze in età scolare – spesso in ragazze poco più che bambine in termini di maturazione psichica – e la nascita di innumerevoli bambini (accanto ad aborti spesso celati) privi di un nucleo familiare strutturato di riferimento. Questa condizione non risparmia gli adolescenti che, terminata la scuola superiore, decidono di iscriversi alla facoltà di medicina.

Per far fronte al problema sociale di grandi proporzioni che si è venuto a determinare, la Facoltà di Medicina dell’Università Autonoma del Messico ha sviluppato un piano di prevenzione delle gravidanze in età adolescenziale ed ha avviato un piano di educazione degli studenti dei corsi di laurea in medicina, prendendo le mosse dalla definizione del loro profilo mediante la somministrazione di un questionario a 1157 iscritti.

È emerso che il 43.1% aveva rapporti sessuali e il 20% non aveva usato un condom nell’ultimo rapporto; il 25% è risultato tanto ignorante da richiedere un immediato intervento educativo. Impressionante il fatto che la massima parte dei rapporti sessuali avveniva sotto l’influenza dell’alcool.

Rosalinda Guevara-Guzman e colleghi, che hanno condotto il lavoro, concludono affermando la necessità di impartire, a coloro che saranno i medici messicani di domani, una corretta educazione sessuale, oltre che una solida istruzione scientifica.

Anche se gli autori di questo studio considerano il profilo psicologico dei giovani, trascurano la necessità di un fondamento antropologico per una trasmissione culturale che faccia presa. La sessualità non esiste separata dalle persone, dalla loro dignità, dalla loro vita; la creazione di un oggetto “sesso” quale categoria concettuale distinta, non è nella realtà il portato di una filosofia, di un’ideologia o di un pensiero religioso, ma è un inganno a scopo di lucro, ossia un artificio che facilita la sua mercificazione. Questo dovrebbe apparire chiaro allo studente di medicina, che dovrebbe sapere che la separazione virtuale che si compie nella specialistica medica dell’apparato riproduttivo, come di ogni altro apparato, organo o funzione, è giustificata dall’obiettivo della cura di ciò che è malato. Senza tale giustificazione, la separazione del sesso dalle persone introduce un’alterazione o una distorsione nei rapporti, creando eccezioni alle conquiste di civiltà necessarie alla convivenza civile. [Cfr. Aburto-Arciniega M. B., Sexual Health Educational Intervention in Medical Students Gaceta Medica de Mexico – AOP doi: 10.24875/GMM.M20000354, 2020].

 

Notule

BM&L-18 aprile 2020

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